La ghisa sferoidale prende il nome dalla forma della grafite, che all’esame micrografico appare appunto sotto forma di sferoidi e non di lamelle come la ghisa lamellare (ghisa grigia).

La sua caratteristica principale è la duttilità (ductile iron). Gli sferoidi, al contrario delle lamelle, esercitano un ostacolo geometrico alla propagazione delle cricche, conferendo alla ghisa sferoidale una duttilità sconosciuta alla tipologia lamellare.

La ghisa sferoidale, rispetto alla ghisa grigia, ha ulteriori doti meccaniche quali la resistenza alla trazione e agli urti, buon allungamento ed elevato limite elastico. Grazie ai requisiti di questa lega, si possono realizzare manufatti più leggeri e performanti, facilitando la posa e la manutenzione, nel rispetto delle disposizioni comunitarie per la sicurezza sul lavoro.

Questa tipologia di ghisa, grazie alle sue qualità, è utilizzata anche nella costruzione di parti meccaniche per le quali è necessaria la massima resistenza. Il processo produttivo di questa lega necessita di un controllo molto rigoroso che costituisce già una valida garanzia di costante qualità.

La norma EN1563 classifica la ghisa sferoidale secondo le caratteristiche meccaniche del materiale, in particolare i chiusini sono realizzati in ghisa sferoidale GJS 500-7.

• Ottimo rapporto resistenza/peso.
• Ottimale combinazione tra proprietà a trazione e allungamento.
• Duttilità (capacità di sopportare deformazioni plastiche).
• Maggiore resistenza alla propagazione delle cricche.
• Buona lavorabilità alla macchina utensile.
• Costo contenuto